Vecchio e Nuovo Continente sono ricchi di meraviglie che meritano di essere viste: da suggestive città a splendidi paesaggi naturali, passando per borghi e architetture spettacolari.
Per questo l’Unesco, che dal 16 novembre 1972 ha lo scopo di identificare e stilare la lista dei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale, ha individuato un totale di 1154 siti (di cui 897 beni culturali, 218 naturali e 39 misti) presenti in 167 stati del mondo.
Infatti, la mission dell’Unesco è di identificare, proteggere, tutelare e trasmettere alle generazioni future il patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo.
Ecco perché viaggiare alla scoperta dei siti Unesco disseminati tra i continenti rappresenta un’esperienza indimenticabile.
Siti protetti dall’Unesco in Europa
Tra i siti Unesco presenti in Europa c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Per gli amanti dell’avventura, è possibile scovare delle meraviglie naturali incredibili, come i Laghi di Plitvice, a metà strada fra Zara e Zagabria, in Croazia.
Questa meraviglia naturale fa parte del Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, che si connota per la presenza di 16 laghi collegati fra di loro da una rete di canali e cascate, le cui acque assumono tonalità cristalline di smeraldo e turchese.
Scorrendo sul gesso e sul calcare per migliaia di anni, l’acqua di questo luogo è riuscita a creare delle incredibili grotte e insenature, dando vita a delle vere e proprie dighe naturali.
Oppure le Giant’s Causeway in Irlanda, formazioni vulcaniche di origine antichissima lambite dalle onde dell’Atlantico.
In Polonia, invece, si trova la foresta di Białowieża, un’antica foresta vergine situata ai confini fra Polonia e Bielorussia, testimonianza di quello che un tempo era l’immenso polmone verde che si estendeva in tutta Europa.
Nei pressi della città di Ponferrada, in Spagna, si trova uno dei siti Unesco in Europa più particolari del mondo. Si tratta di Las Médulas, un territorio che ricorda molto i grandi parchi americani e che in passato era famoso per essere la più grande miniera d’oro dell’Impero Romano.
In questa zona, infatti, è possibile ammirare una maestosa opera d’ingegneria romana, che ha trasformato le montagne di terra rossa per dare vita a una miniera a cielo aperto.
Gli amanti degli scenari da favola, invece, possono optare per Mont Saint Michel, il complesso abbaziale posto su un’isola interessata dal fenomeno delle maree in Normandia.
Si tratta di un’abbazia benedettina in stile gotico che sorge al confine fra la Normandia e la Bretagna: edificata fra l’XI e il XVI secolo, questo edificio religioso è arroccato su un isolotto che è esposto a spettacolari maree, che regalano ai visitatori uno spettacolo unico nel suo genere.
Anche le Meteore, in Grecia, offrono un’atmosfera di grande raccoglimento in una cornice unica. Questo complesso di monasteri si trova in Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka ed è stato costruito sulle falesie di arenaria, raggiungibile con scale scavate nella roccia.
Dei 24 monasteri presenti nel complesso, soltanto sei sono ancora abitati, recuperati dopo anni di abbandono.
Nel 1989, invece, è entrato a far parte del Patrimonio dell’Umanità il Monastero di Alcobaça, in Portogallo, uno dei più impressionanti esempi di architettura cistercense in Europa.
L’ingresso si caratterizza per una grandiosa navata centrale e all’interno della chiesa si trovano capolavori di scultura medievale.
Passando invece alle città vere e proprie, tra i siti protetti dall’Unesco in Europa merita sicuramente una visita Mostar, in Bosnia-Erzegovina. Si tratta di una città storica situata a sud del Paese, sul fiume Narenta, famosa per il suo Ponte Vecchio costruito nel XVI secolo e considerato uno dei maggiori successi architettonici nei Balcani.
Anche Visby, la più grande città dell’isola di Gotland, in Svezia, merita una visita. Viene considerata la città medievale meglio conservata in tutta la Nazione. I monumenti più significativi della città sono rappresentati dalla cinta muraria, chiamata Ringmuren e lunga 3,4 chilometri, e le rovine delle antiche chiese.
Siti protetti dall’Unesco nel Mondo
Anche negli altri continenti ci sono vere e proprie sorprese che colmano di meraviglia ogni visitatore.
Tra i siti più celebri c’è il Taj Mahal in India, con le sue forme sinuose che celebrano l’amore eterno. Situato ad Agra, nello stato di Uttar Pradesh dell’India settentrionale, Il Taj Mahal – il cui significato letterale è “Palazzo della Corona” – ha origine nel 1631, anno in cui, dando alla luce il suo quattordicesimo figlio, morì la moglie preferita dell’imperatore, conosciuta con il nome di Mumtaz Mahal che in persiano significa “la luce del palazzo”.
Si dice che in punto di morte Mumtaz Mahal chiese all’imperatore di mantenere quattro promesse, tra cui di ricordarla con un imponente monumento.
Anche Angkor, in Cambogia, è annoverato tra i più importanti siti archeologici del Sud-Est asiatico. Il parco si estende per circa 400 chilometri quadrati, inclusa l’area boschiva.
All’interno del Parco Archeologico sono conservati i magnifici resti delle diverse capitali dell’Impero Khmer, dal IX al XV secolo, tra cui decine di templi, strutture idrauliche vie di comunicazione.
Tra i monumenti più imponenti e importanti spicca il Tempio di Angkor Wat, fatto costruire dal re Suryavarman II a partire dalla prima metà del XII secolo e considerato il più vasto edificio religioso al mondo.
Spostandoci ancora più ad est, è impossibile non citare La Grande Muraglia Cinese, che rappresenta un’opera di grandiosa ingegneria civile, un capolavoro di architettura divenuto un vero e proprio simbolo della Cina e testimonianza della sua storia millenaria.
Questo complesso di mura difensive e fortificazioni si snoda ufficialmente per oltre 8850 chilometri, anche se della muraglia originale, danneggiata da attacchi esterni e intemperie, resistono solo poche sezioni. La lunghezza di tutta l’opera, comprese tutte le ramificazioni costruite in migliaia di anni, è stimata in 21,196 chilometri.
La Grande Muraglia è diventata patrimonio Unesco per la sua eccezionale struttura costruita dall’uomo, perfetto esempio di architettura integrata nel paesaggio, e per la sua emblematica testimonianza delle civiltà dell’antica Cina.
Le Piramidi di Giza in Egitto, invece, assieme all’antica città di Menfi e alla sua Necropoli, sono stati dichiarati Patrimonio dell’umanità Unesco nel 1979.
All’interno della Necropoli della Capitale dell’Antico Regno d’Egitto sono custoditi straordinari monumenti funerari, tra cui tombe rupestri, mastabe ornate, templi e, ovviamente, le imponenti piramidi.
Nel dettaglio, nella Necropoli di Giza, a circa 25 km dal Cairo, assieme alla Sfinge spiccano le tre Piramidi: Cheope, Chefren, Micerino.
Anche la Città Vecchia di Gerusalemme, in Israele, è diventata patrimonio Unesco. Infatti, tutta l’area che si trova racchiusa all’interno delle antiche mura non è solo una città santa per religioni come giudaismo, cristianesimo e islam, ma ha sempre assunto un’importanza storica, culturale e religiosa senza pari.
Sono presenti oltre 200 monumenti storici, tra cui alcuni siti tra i più sacri alle tre religioni monoteiste: tra questi vi sono il Monte del Tempio e il Muro Occidentale, la Basilica del Santo Sepolcro per i cristiani, la Cupola della Roccia e la Moschea al-Aqsa.
In America i grandi parchi nazionali negli Stati Uniti, fra cui quello di Yellowstone sono l’occasione ideale per un contatto indimenticabile con la natura.
Il sito di Machu Picchu, in Perù, è uno scrigno di grandi tesori archeologici che incantano tutti, così come le grandi cascate di Iguazu, poste al confine tra Brasile e Argentina.
In Australia, l’ardita architettura della Sidney Opera House, il più giovane luogo culturale inserito nei siti Patrimonio Unesco, domina la baia dell’omonima città, regalando una cartolina indimenticabile.
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