Se pensi all’Egitto ti verranno sicuramente in mente le piramidi, i templi maestosi, il Museo del Cairo, il Nilo e tutte le testimonianze di questa antica civiltà.
In questo articolo vogliamo svelarti delle curiosità meno note sulla destinazione, che contribuiscono a rendere l’Egitto un paese dal fascino intramontabile.
La navigazione sul Nilo
Se prima di partire vuoi immergerti nel fascino che solo l’Egitto ha saputo suscitare puoi leggere un classico come “Assassinio sul Nilo” di Agatha Christie; il celebre giallo è ambientato sul lussuoso battello Karnak che accompagnava i visitatori ai templi di Luxor, Karnak e alle piramidi di Giza.
Ancora oggi è possibile intraprendere un viaggio sul fiume a bordo di un battello che richiama lo sfarzo del celebre Karnak.
Durante la navigazione sul Nilo, si godono squarci davvero indimenticabili, in un contesto di grande bellezza paesaggistica. I battelli sono caratterizzati da ambienti comuni molto curati e le cabine offrono un grado di comfort davvero invidiabile.
È possibile assistere ad albe e tramonti con sfumature mai viste, contemplando profili maestosi di testimonianze artistiche e la vita tranquilla ai bordi del leggendario fiume.
Essendo battelli di dimensioni più modeste rispetto ai classici traghetti, essi possono navigare anche in acque meno profonde, accompagnando i turisti in alcune zone meno note del Nilo.
Sofitel Legend Old Cataract Aswan
Chi ama i luoghi mitici, dall’atmosfera retrò e teatro di grandi eventi, conoscerà sicuramente il celebre Sofitel Legend Old Cataract Aswan, il maestoso albergo che si trova sulle rive del Nilo, davanti all’isola Elefantina e che ha ospitato, appunto, Agatha Christie mentre scriveva il celebre giallo.
L’albergo risale al 1899 quando l’Egitto era una colonia britannica ed è famoso per aver ospitato numerose persone famose tra cui Nicola II, Winston Churchill, Margaret Thatcher, François Mitterrand, la principessa Diana, la regina Noor e il Re Farouk ed è stato il set di diverse pellicole.
La struttura ha un aspetto maestoso che rievoca l’epoca coloniale; gli arredi sono sfarzosi e raffinati. Visto il suo grande successo, negli anni è stato soggetto a una serie di interventi di restauro e ampliamento che hanno dato vita a un’ala nuova e una spa. Al suo interno ci sono quattro ristoranti: il rinomato 1902, un ristorante che propone cucina francese e vini raffinati scelti da un sommelier; Saraya, un locale in stile brasserie; Oriental Kebabgy, un ristorante mediterraneo affacciato sul fiume; e Palms, un ristorante a bordo piscina.
Anche i dintorni dell’albergo sono ricchi di interesse: l’Isola Elefantina, con le sue rocce grigie di forma ricurva, e il Nilometro, un antico pozzo che un tempo veniva utilizzato per misurare l’altezza delle acque del fiume.
L’Istituto francese di archeologia orientale de Il Cairo
Esso costituisce una curiosità della capitale, che solitamente viene apprezzata per il Museo Egizio e l’enorme souk Khan el-Khalili; si tratta di un centro di ricerca francese, fondato del 1880 che è possibile visitare su appuntamento in piccoli gruppi.
Con sede in un meraviglioso palazzo, l’istituto conserva una collezione di opere tipografiche notevole e una biblioteca con più di 100.000 volumi dedicati all’Egitto che l’hanno reso una meta di studio di ricercatori e studiosi dell’antico.
Alessandria d’Egitto: una delle sette meraviglie del mondo antico
Fondata da Alessandro Magno e celebre nell’antichità per il Faro e la Biblioteca, Alessandria merita una visita. In passato fu un importantissimo centro commerciale dove le imbarcazioni che trasportavano merci di tutti i tipi si fermavano; per questo infatti fu costruito l’immenso Faro di Alessandria, considerato dai romani una delle sette meraviglie del mondo antico.
La Biblioteca di Alessandra, fulcro della cultura alessandrina, era immensa e sembra che custodisse più di 500.000 volumi.
Oggi la città è ricca di attrazioni: siti archeologici da visitare, caffè culturali dove fermarsi per mostre o eventi, passeggiate sul lungo mare e immersioni subacquee archeologiche per visitare i reperti sommersi.
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Team Guiness
