Slow e rilassante, il viaggio in treno regala una bellissima esperienza di viaggio.
Comodamente seduti al proprio posto, il territorio si svela davanti agli occhi dei passeggeri: tra montagne impenetrabili, foreste vergini, spicchi di mare e dolci colline, gli occhi sono gratificati in ogni istante. Il paesaggio diventa parte integrante dell’esperienza e si scolpisce in ricordi incancellabili da rivivere ad ogni istante.
In questo articolo proponiamo 5 imperdibili itinerari in treno alla scoperta di destinazioni diverse, per un viaggio indimenticabile nello spazio e nel tempo.
Flam – Myrdal: la Norvegia che hai sempre sognato
Ammirare i fiordi da un’altra prospettiva: ecco quello che promette la tratta da Flam a Myrdal, alle porte della ridente cittadina di Bergen. Questa ferrovia, costruita quasi un secolo fa, è tutt’oggi una delle attrazioni principali del paese. Lo scenario che si apre davanti agli occhi è veramente magnifico, con la spettacolare cascata di Kjosfossen che si aggiudica il primato per bellezza.
Il percorso non è molto lungo e raggiunge i 20Km, con una pendenza che arriva fino al 50%.
Flam è situata in una cornice fiabesca di montagne puntellate di nevai e si adagia mollemente sull’Aurlandsfjorden, un ramo laterale del lunghissimo e celebre Sognefjord. Laghi di un azzurro intenso, vegetazione verde fosforescente e case dal tetto spiovente si susseguono armoniosi lungo il percorso, confermando che la Norvegia è davvero una delle destinazioni da non perdere.
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Le 5 Terre, un paradiso naturale in Liguria
Questa fantastica striscia di terra cinta dai monti e affacciata sul mare, non ha certo bisogno di presentazioni. È infatti una delle cartoline più iconiche della penisola italiana, esempio superbo di bellezza naturale e valorizzazione territoriale. Talmente celebre che anche la Pixar l’ha scelta come location per ambientare il suo “Luca”, uscito sugli schermi nel 2022.
Esaltata da scrittori e poeti come Eugenio Montale, questa fetta di terra non smette mai di incantare i suoi visitatori. Levanto, Monterosso, Manarola, Riomaggiore, Vernazza: borghi dove il tempo si è fermato, strade acciottolate che si snodano tra casupole colorate, botteghe in cui si respira odore di mare e di pesto, con l’orizzonte che si perde nel Mar Ligure.
La storia delle 5 Terre comincia un secolo e mezzo fa, quando questa piccola mezzaluna in Liguria divenne simbolo di un turismo d’élite, soprattutto proveniente dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania. Da quel momento, la destinazione ha conosciuto un successo esponenziale, che l’ha posta ai vertici del turismo europeo.
Ma qual è l’origine del nome 5 terre? Anticamente, i cinque villaggi che oggi sono collegati da ferrovie e strade carrabili, erano raggiungibili soltanto via mare o attraverso stretti sentieri, molti dei quali rimasti ancora oggi intatti, meta di viaggiatori che amano la quiete e la solitudine. Uno di questi sentieri, forse il più noto, è la Via dell’Amore, una strada pedonale a picco sul mare lunga circa 1 km che congiunge i paesi di Riomaggiore e Manarola.
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Coira – Tirano: una sorpresa ad alta quota tra le vette alpine
Salire sul trenino del Bernina dalla livrea rosso fiammante è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita.
Ma andiamo con ordine. Il nome “Bernina” deriva da quello omonimo del monte alpino, alto 4000 m di altitudine e viatico naturale tra Europa del Nord e quella del Sud. La ferrovia retica, la più ripida della Svizzera, è stata inserita nei siti protetti dall’Unesco nel 2008 e raggiunge un’altitudine massima di 2256 m. Fu inaugurata nel 1906 e, da allora, continua ad affascinare i viaggiatori.
L’esterno del treno è iconico e ben riconoscibile: oltre al rosso intenso che brilla sotto il sole alpino, i finestrini a cupola garantiscono una vista a 360° illimitata, con una sosta di 15 minuti presso il punto panoramico di Alp Grum sul passo del Bernina e l’illustrazione delle principali attrazioni che si incontrano lungo il percorso.
L’esperienza che si vive è d’altri tempi: la velocità ridotta del treno permette allo sguardo di spaziare sul potente paesaggio che circonda il passeggero. Ecco così che si susseguono laghi, ghiacciai e nevai, foreste secolari, piste da sci, passi e ampie vallate, ponti e cavalcavia di grande ingegno, con belvederi da cui abbracciare con gli occhi uno dei panorami più vibranti del mondo.
Una delle fermate previste lungo il percorso è quella di St.Moritz, celebre cittadina fiore all’occhiello del cantone di lingua tedesca dei Grigioni. Capitale dell’Engadina e premiata con 322 giorni di sole all’anno, St.Moritz è nota per le sue acque termali e per aver inaugurato, intorno alla seconda metà del 1800, la settimana bianca. Il centro storico, un grazioso dedalo di piazze, stradine, caffè e negozi di souvenir, si riflette sul grande lago dirimpetto, completamente ghiacciato in inverno e dai toni azzurro intensi d’estate. Una perla poco nota rende St. Moritz ancora più unica: il museo Segantini, un’esposizione d’arte molto raffinata, che raccoglie il meglio dell’opera di Giovanni Segantini, pittore locale e grande firma dell’arte simbolista.
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Jakarta – Yogyakarta: nel cuore pulsante dell’Indonesia
Salire a bordo del treno che dalla capitale conduce alla città culla della cultura giavanese è un must per tutti coloro che vanno in Indonesia. Si lascia Jakarta, connubio di tradizione e modernità, con i musei, i giardini tradizionali e i quartieri coloniali, alla volta della seconda città più visitata di Giava, dopo Bali.
Il tratto in treno dura all’incirca 6 ore, durante le quali il viso assume un’espressione di costante meraviglia. Attorno ai binari si susseguono infatti terrazzamenti, foreste vergini, villaggi rurali, templi buddisti e lo spettacolo di una delle popolazioni più accoglienti del pianeta.
La meta del viaggio è Yogyakarta, grandiosa città che offre incredibili attrazioni, tra cui il Palazzo Reale del Sultano o Keraton, il Castello sull’acqua Tamansari. Altamente raccomandabile è anche la visita di un laboratorio batik per vedere il processo manuale di produzione di questo tessuto. Ma sono i dintorni della città a regalare le emozioni più vive: Borobudur e Prambanan.
Il grandioso tempio buddista di Borobudur risale all’800 d.C. ed è considerato una delle opere colossali dell’umanità: si costituisce di nove piattaforme impilate, sei quadrati e tre circolari, decorato con 2672 pannelli a rilievo e 504 statue di Buddha. Prambanan è invece il più grande complesso dei templi induisti in Indonesia. Infine, per terminare nel modo migliore una giornata a Yogyakarta, è d’obbligo prendere parte a una cena tipica con spettacolo folcloristico di danza tradizionale Ramayana.
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Kyoto – Tokyo: viaggio nelle due anime del Giappone
Lo Shinkansen, il treno proiettile nipponico, è uno dei simboli dell’efficienza del paese. Estrema puntualità, rigore e qualità di servizio ne hanno fatto uno dei brand più esportati del paese.
La tratta Kyoto – Tokyo fa parte della Tokaido Shinkansen ed è la più famosa e antica tra le linee Shinkansen. I treni, i cosiddetti “Bullet Trains”, raggiungono una velocità di ben 320 km/h.
Sedersi a bordo dei suoi confortevoli posti non è solamente un modo per ammirare lo skyline sinuoso delle grandi città, ma è anche un’ottima opportunità per comprendere i due poli opposti del Giappone: modernità e tradizione.
Grattacieli dalle forme ardite, grovigli di fili e insegne luminose si alternano ad improvvisi spazi verdi, villaggi di pochi abitanti e vedute improvvise e maestose del Monte Fuji, una delle cartoline più celebri del Sol Levante. Passare dalle forme classiche e tradizionali della Kyoto millenaria con i suoi templi custoditi nel segreto di parchi curatissimi, dove il senso di isolamento si sposa al privilegio di poter ammirare monumenti unici al mondo (come il tempio Kiyomizu e il Castello Nijo), all’architettura futuristica di Tokyo, è un’esperienza che si imprime nei ricordi per la vita.
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